Toni Frissell
Cosa c’entra Toni Frissell con il nostro discorso sulla rappresentazione della donna nel cinema?
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Il cinema certamente ha il potere di determinare la società e definirne i comportamenti, come vedremo fra poco. Ma non è solo. Anche la fotografia, la musica, la pubblicità e molto altre cose posseggono lo stesso potere.
E Toni Frissell ne è un ottimo esempio. Siamo in America, nel 1935. Toni ha 28 anni quando scatta questa foto che sarà pubblicata su Vogue. Prima di lei, gran parte delle foto di moda era realizzata con modelle che stavano ferme, immobili, all’interno di uno studio di posa. Toni Frissell porta invece le modelle (spesso anche non professioniste) all’aria aperta in esterni. Ma soprattutto, dona loro movimento e espressione.
L’effetto di questa azione non è soltanto sulla foto di moda ma modifica radicalmente il ruolo della donna. Le donne infatti possono muoversi. Le donne hanno espressioni e, nello specifico di questa foto, molte espressioni: sicurezza, paura, voglia, divertimento…
Chi sfogliava quel numero di Vogue cominciò a maturare una idea diversa di donna, anche grazie al contributo di Toni Frissell, che poi nella sua carriera farà anche molte altre cose.
Ma noi siam qui a parlare di cinema e quindi non approfondiamo troppo la storia e il lavoro della sig.ra Frissell che fu certo donna emancipata e un simbolo per quella generazione: durante la guerra lasciò la famiglia (marito e figlia) per fare foto a seguito della Croce Rossa nell’Europa devastata dal nazional socialismo.
E arrivando all’arte cinematografica, proprio in quegli anni, un’altra donna forte e emanciapata raccontava le glorie del terzo reich. Di questo parleremo nella puntata successiva.
foto in testata: United States War Department, official identification card for Toni Frissell, 1942 - Library of Congress
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