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Elezioni europee, maggio 2019

Subito, i risultati delle principali liste che il 26 maggio 2019 si sono contese il voto degli italiani per eleggere i rappresentanti al Parlamento Europeo per i prossimi 5 anni.

Lega, 9.2M / PD, 6.1M / M5S, 4.6M / FI, 2.4M / FdI, 1.7M / poi le briciole.

Alcuni scostamenti con le elezioni precedenti sono impressionanti. Nel 2014, 1,7M di cittadini si alzarono la mattina con la voglia di mettere una croce sul simbolo della Lega. Nel 2019 sono stati 9,2M (e già alle politiche del 2018 erano stati 5,7M).

Tracolla il M5S, che nel 2014 prese 5,8M di votanti saliti a 10,7M nel 2018 e ridiscesi a 4.6M nel 2019. E tracolla pure Forza Italia che chiude il 2019 a 2.3M (-2.2M di voti vs 2018). Si allegerisce ulteriormente anche il PD, con un saldo negativo di 50k dalle politiche 2018 e 5.1M dalle europee 2014.

Raggruppando per schieramento: la destra pesa per 11M di voti (erano 7,5M nel 2018). Il centro destra si asciuga a 2.4M (era 5.5M). Il centro sinistra scende a 7.1M (era 7.5M). La sinistra pure scende a 1.3M (vs 1.6M).

I voti validi calano a 26.8M (-6M rispetto al 2018)

L’analisi dei flussi elettorali è come al solito interessante.

La Lega tiene tutti i suoi e guadagna circa 2.5M di elettori che nel 2018 avevano votato M5S. Inoltre il partito di Salvini porta a casa anche 1M di ex elettori di Forza Italia.

Poi, c’è da evidenziare che 1M dei vecchi elettori M5S (2018) si è spostato sul PD. Considerando che il PD è rimasto stabile rispetto al 2018, vuol dire che 1M di vecchi elettori PD ha deciso di fare altro. Visto il calo della sinistra in generale, forse questi cittadini sono rimasti a casa, come buona parte degli elettori M5S. Forse perché volevano andare al mare. O forse perché non erano convinti delle proposte politiche in campo.

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