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Salvini e la protesta. Web, Maggio 20, 2019

Al liceo artistico Russoli di Pisa hanno realizzato una mostra “L’arte dell’acqua” con filmati, documentari e installazioni. All’ingresso dell’esposizione, appare il faccione di Salvini.

Avvicinandosi, la faccia del ministro dell’interno scompare e appaiono invece foto di migranti, naufraghi, salvati in mare.

l’immagine alla più alta risoluzione possibile che ho trovato è a questo link

Il poster non è casuale. Per creare effetti di questo tipo, si parte da una immagine target (in questo caso, un selfie scattato dallo stesso Salvini) e una serie di immagini (i migranti e i salvataggi in mare). Queste fotografie vengono poi accostate in funzione della dominante cromatica o di luminosità, in alcuni casi anche modificandone i parametri, per raggiungere l’effetto di visualizzare, a distanza, l’immagine target.

C’è una precisa scelta di comunicazione fatta dagli studenti che collega direttamente le morti in mare alla propaganda di Salvini. E che vari esponenti della Lega hanno subito chiesto di tirare giù.

Sul sito del Liceo (https://liceoartisticorussoli.edu.it/larte-dellacqua/) non appaiono foto ma solo una descrizione testuale della mostra. L’arte dell’acqua è stata inaugurata il 17 maggio 2019 e andrà avanti fino al 31 presso lo studio d’arte di via San Bernardo 6 a Pisa. Orario ordinario da martedì a sabato dalle 17 alle 19.30.“

Serena Bevilacqua, una delle autrici, ha dichiarato a Il Tirreno:

È arte. Non c’è nessuna provocazione. Abbiamo scelto di dedicare la mostra all’acqua, perché è versatile. E l’abbiamo raccontata in vari modi, per cercare di creare più dubbi possibili all’inconscio. Non abbiamo descritto l’opera: ognuno può interpretarla a modo suo. È un invito a riflettere.

Curiosamente, tornando all’immagine di Salvini e dei migranti, sono proprio i censori della Lega ad aumentarne la visibilità.

Una delle più arrabbiate leghiste è la sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi, che su Facebook si scaglia contro l’opera.

La tesi della Ceccardi è che i morti in mare sono molto diminuiti negli ultimi anni.

Perché, si chiede la Sindaca di Cascina, questa “opera” non è stata fatta nel 2016 mettendoci la faccia di Renzi o Alfano? […]

Nessuna censura all’arte, conclude, ma quando l’arte diventa falso ideologico è giusto diffondere sotto forma d’arte bugie e infamie?

Lo stesso Salvini rilancia l’immagine e commenta “viva l’arte!”

Ad oggi, il poster pixellato di Salvini e dei migranti è ancora al suo posto e la mostra è ancora aperta e probabilmente ci resterà.

La sensazione, guarando i testi e le foto postate dal Salvini e dai suoi sostenitori, è che si consideri talmente estremo e incomprensibile il collegamento “artistico” fra i morti in mare e il Ministro dell’Interno che faccia quasi più gioco parlarne piuttosto che censurarli.

Invece, altri striscioni, ben più innocui, hanno attirato l’attenzione della Questura e sono stati tirati giù. Forse proprio perché più diretti: “non sei il benvenuto” è certo più facile da capire di un collage di foto di migranti che compongono un Salvini sorridente.

questo, foto LaPresse, è stato rimosso a Bergamo nel maggio del 2019

Al di là delle considerazioni politiche delle parti in causa, siamo di fronte ad una delle cose più brutte di questi tempi: vedere la Polizia (o, come è successo, i Vigili del Fuoco) rimuovere lenzuoli con delle scritte di protesta.

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